Il Soave è il bianco DOC la cui produzione da sola rappresenta quasi la metà dell’intera produzione di origine controllata della provincia di Verona. Questo vino è stato il primo, in epoca fascista e precisamente nel 1931 a veder riconoscere una delimitazione della zona di produzione.
La zona della coltivazione dei vigneti che danno questo bianco si situa nell’area orientale della parte collinare della provincia scaligera e precisamente in Val d’Illasi, Mezzane, sulla Collina di Colognaola, in Val Tramigna, sulla Collina denominata del Soave Classico e in Val d’Alpine. Si stima che la presenza della vite in quest’area risalga ad almeno 40 milioni di anni fa.
Il Soave si presenta di un giallo paglierino con oscillazioni verso il verdognolo e con un aroma all’olfatto contemporaneamente intenso e delicato, il sapore che questo vino trasmette è asciutto e armonico, con piccoli spunti amarognoli.
La longevità di questo bianco ha fatto sì che tradizionalmente si accosti perlopiù a piatti tipici dell’area in cui si produce: minestre e riso abbinato a verdure come riso e bisi o con cavolo cappuccio e sedano rapa.
Oggi il Soave valorizza diversi piatti dagli antipasti a base di acciughe o salame, ai primi di qualsiasi genere, minestre, pasta o zuppe; ancora, ben si accompagna a secondi di pesce, contorni di verdure e formaggi tra cui il Taleggio e il Grana Padano.