Il Parco fluviale del Sarca, inaugurato nel dicembre 2014, connette il Lago di Garda, le Aree Protette esistenti e il Parco Adamello-Brenta costituendo un importante bacino di biodiversità e creando un corridoio ecologico vitale per le conservazione degli ecosistemi limitrofi.
Uno scenario incantevole dominato dall’elemento acquatico grazie alla presenza del Sarca, dei suoi affluenti e di ben cinque laghi: i tre maggiori di S. Massenza, Toblino e Cavedine e due più piccoli, le perle montane del Lago Bagattoli e del Laghisol.
Con un’estensione di circa 80 km seguendo il corso del fiume, il Parco comprende diciotto aree protette tra cui le riserve provinciali delle Marocche e del Monte Brione, il SIC del Monte Brento, del Bus del Diaol, le riserve locali Ischia di Sopra, le Gere e Val di Gola, l’area di Bosco Caproni, le rogge di Ranzo e di Calavino.
Il fiume Sarca nasce sulle pendici dei ghiacciai dell’Adamello, percorre le scoscese valli alpine trentine, attraversa morbide zone collinari e sfocia nel mite Lago di Garda all’altezza di Torbole. La presenza di queste zone di tutela permette che si instaurino corridoi ecologici in cui la fauna può proliferare senza incontrare barriere strutturali ed essere ostacolata da interventi antropici.
Il Parco fluviale comprende un tratto superiore detto alto corso e uno inferiore detto basso corso ed è fruibile quasi interamente a piedi o in bicicletta lungo percorsi ben segnalati e descritti da pannelli che agevolano e danno informazioni al visitatore, per scoprire i percorsi naturalistici e gli aspetti paesaggistici e storico-culturali di questo affascinante ecosistema.
Una delle peculiarità del Sarca è la varietà dei paesaggi che si incontrano lungo e attorno al suo bacino, ambienti alpini, fluviali, lacustri, agricoli, mediterranei si mescolano creando affascinanti contrasti.
Un’altra caratteristica è l’eccellente integrazione delle attività umane ed economiche legate all’agricoltura e al turismo con le esigenze di conservazione, valorizzazione e riqualificazione; l’impegno è volto a migliorare costantemente il grado di fruibilità e accessibilità alle aree protette.
Inoltre per chi possiede un cane, c’è la possibilità di usufruire della “Sarca Bau Beach“, una zona recintata sul fiume in cui poter liberare il cane senza guinzaglio e senza museruola (purché vigilato da proprietario o conduttore), dandogli la possibilità di bagnarsi nelle acque cristalline del Sarca.
Per i visitatori ed i turisti sono state predisposte addirittura delle spiagge lungo il corso del fiume, come quella alla Moletta, una golena ripulita e rinverdita che permette un agevole accesso all’acqua e che fa parte degli interventi di riqualificazione naturalistica del Sarca. Un colpo d’occhio suggestivo sul territorio arcense, una piscina naturale che ha permesso anche la colonizzazione di alcune specie ittiche, in particolare ciprinidi.