La redazione di GardaConcierge dà I Numeri con una nuova rubrica in cui raccoglie le curiosità legate al Lago di Garda. Iniziamo con il cinema, ecco 8 pellicole le cui scene sono state girate in località del Garda o adiacenti.
Verona, piazza Bra
Nightfire è un cortometraggio di produzione americana la cui uscita in Italia è prevista per il mese di novembre 2015. Dietro la macchina da presa c’è Brando Benetton, che però nulla ha a che vedere con la famiglia di Treviso fondatrice dell’omonima azienda di abbigliamento. Il giovane cineasta nato a Parigi nel 1982 è anche responsabile della sceneggiatura e ha scelto Verona per girare alcune sequenze del suo cortometraggio. La scena della sparatoria in cui si attenta alla vita del candidato alla presidenza degli Stati Uniti è frutto della finzione cinematografica, ma le inquadrature di piazza Bra e lo sfondo con Palazzo della Gran Guardia sono più che reali. Nel cast gli americani Dylan Baker (Selma, Spider-Man 2 e 3) e Bradley Stryker (Una settimana da Dio) insieme al romano Francesco Pannofino (Ogni Maledetto Natale, L’arbitro e la serie televisiva poi divenuta film Boris).
Rivoli Veronese, Forte Wohlgemuth
Il 2015 è un anno segnato dalle commemorazioni del centenario del primo conflitto mondiale: proprio il 24 maggio 2015, data in cui cento anni prima si è aperto il fronte italiano della Grande Guerra, nel palinsesto Rai era prevista la messa in onda del documentario Fango e Gloria. Realizzato da Leonardo Tiberi, vincitore proprio per questa produzione del Nastro d’argento speciale, il documentario racconta la storia del Milite Ignoto Italiano e le vicende belliche del conflitto mondiale. Tra le location interessate dalla realizzazione del lungometraggio anche il Forte Wohlgemuth o Forte Rivoli, fortezza austriaca che sorge sul monte Castello nella località di Rivoli Veronese. Il Museo Walter Rama che ha sede proprio all’interno della struttura ha collaborato con la produzione mettendo a disposizione oggetti e arredi. Nello specifico le riprese hanno interessato la Batteria Bassa e la Batteria Alta del Forte.
Brescia
Verso la metà del mese di maggio si corre la Mille Miglia, la gara che vede sfidarsi oggi i modelli delle auto d’epoca che hanno disputato le prime edizioni della manifestazione. La Mille Miglia è una corsa che si svolge lungo un percorso diviso in quattro tappe durante le quali i partecipanti da Brescia raggiungono Roma che poi si lasciano nuovamente alle spalle per risalire il Paese e riconquistare la Leonessa d’Italia. Nel corso dell’edizione 2014 della gara si sono girate le scene del film Rosso Mille Miglia, una produzione italiana affidata al regista Claudio Uberti i cui protagonisti, oltre alle stupende quattro ruote d’epoca e ai loro piloti, sono interpretati da Martina Stella e da Fabio Troiano. Le riprese hanno interessato principalmente Brescia, Padova e Portogruaro e le location sono state quelle effettivamente toccate dall’edizione 2014 di una delle corse con più fascino al mondo. All’origine del film c’è proprio il desiderio da parte della società che organizza la manifestazione sportiva di promuovere e ridare lustro ad una corsa automobilistica storica in Italia la cui prima edizione risale al 1927.
Verona, centro storico
A partire dal dramma shakespeariano di Romeo e Giulietta, Verona è divenuta nel tempo la città sinonimo dell’amore, non necessariamente tragico e infelice. Il film statunitense Letters to Juliet realizzato nel 2010 ha visto parte delle riprese essere girate proprio nella città scaligera. Contrariamente al gran numero di pellicole che si rifanno alle vicende di Romeo e Giulietta (per inciso nessuna di queste produzioni ha mai scelto di lavorare a Verona), la storia del film di Gary Winick con protagonisti che arrivano da tutte le parti del globo, l’inglese Vanessa Redgrave, la statunitense Amanda Seyfried, il messicano Gael Garcia Bernal e il nostro Franco Nero, è semplicemente una storia d’amore. Il fatto è che la storia, tratta dall’omonimo romanzo, si svolge proprio a Verona e richiama la vicenda di Giulietta, per questa ragione la produzione ha preferito portare sullo schermo alcuni tra gli scorci più belli del centro storico della città veneta, piuttosto che ricostruirli in un set cinematografico. Le riprese non si sono svolte unicamente nel famoso e visitato chiostro della Casa di Giulietta che si apre oltre un volto lungo via Cappello, ma anche a Castel San Pietro, dal quale si gode di un meraviglioso panorama della città, in via Sottoriva caratteristica per i portici e la pavimentazione e in molti altri punti del centro storico (via Leoncino, Ponte Nuovo, Piazzetta Pescheria, via Portici, tra gli altri).
Tremosine e Torbole
Una delle ragioni per le quali il Lago di Garda costituisce una meta piena di fascino è la Gardesana, la strada che lo cinge e regala a chi la percorre spettacolari panorami e vedute sul Lago. Si tratta della stessa ragione che probabilmente ha convinto la produzione del 22° capitolo della serie legata all’agente segreto più famoso al mondo, James Bond, a portare sul grande schermo le immagini dell’Alto Lago e della strada che ne segue la linea. Il film in questione è Quantum of Solace, risalente al 2008 e diretto dal talentuoso Marc Forster nato in Baviera, cresciuto in Svizzera e approdato negli Stati Uniti proprio per studiare cinema. A vestire i panni di 007 in questa pellicola e per la seconda volta dopo Casino Royale è il britannico Daniel Craig che nella scena di apertura di Quantum of Solace è alla guida dell’Aston Martin protagonista dell’inseguimento nelle gallerie di Torbole e Tremosine. Il montaggio compone una sequenza in cui le immagini ritraggono un paesaggio impossibile: la galleria che si vede in esterno è infatti quella di Tremosine, mentre l’inseguimento vero e proprio avviene dalla parte opposta del Lago di Garda, in quel di Torbole dove sono state girate le immagini interne al traforo.
Castelnuovo del Garda, Gardaland
Chi non conosce Gardaland, uno tra i parchi divertimento più famosi d’Europa? Forse qualcuno non ne ha mai sentito parlare, è vero, ma indubbiamente ne sapeva qualcosa chi ha scelto di portarvi in gita la classe di celluloide del film di Pieraccioni, Ti amo in tutte le lingue del mondo. Il comico fiorentino è approdato sulla sponda veronese del Lago di Garda con la troupe e il cast del suo settimo film nel 2005. Nella finzione cinematografica il parco divertimenti è la meta di una gita scolastica e in effetti allestire un set che riproducesse un parco divertimenti sarebbe stato ben più dispendioso che non girare direttamente in loco, perciò da Pistoia dove hanno avuto luogo le riprese in esterno, via alla volta di Castelnuovo del Garda!
Gardone Riviera, Villa Fiordaliso e Torri del Benaco, Castello Scaligero
Un salto indietro ci riporta alla decade degli anni Sessanta, quando il Lago di Garda era un centro di produzione cinematografica di grande rilievo grazie all’avventura della Bertolazzi Film recentemente riproposta nel documentario Quando il Garda era un mare presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2014. A metà degli anni Sessanta anche la produzione britannica del regista Delmer Daves giunge sul Lago di Garda per realizzare alcune scene del film Accadde un’estate tratto dal romanzo Villa Fiorita della scrittrice inglese Margareth Rumer Godden. Proprio il testo vuole che i protagonisti si trasferiscano sul Garda, e la produzione del film sceglie Villa Fiordaliso a Gardone Riviera sulla sponda bresciana come location. Tra le finzioni impossibili realizzate dalla settima arte, è doveroso citare il fatto che nel lungometraggio l’ingresso dell’elegante residenza neoclassica è in realtà l’accesso secondario del Castello Scaligero di Torri del Benaco, sulla sponda opposta del Lago. Oggi all’interno del Castello è presente anche un Museo che ripercorre la storia delle attività artigiano-industriali del territorio.
Valeggio sul Mincio, Borghetto e il Ponte Visconteo
In una carrellata che ripropone alcune tra le pellicole che hanno scelto il Garda come location, non si può non ricordare Senso di Luchino Visconti realizzato nel 1954 a partire da un racconto breve di Camillo Boito. Sul grande schermo viene immortalato il suggestivo Ponte Visconteo di Borghetto di Valeggio sul Mincio, nel Basso Lago veronese. Nel film si vedono anche altre immagini che ritraggono il centro della località scaligera, una meraviglia inclusa nella lista che raccoglie I Borghi più Belli d’Italia. Alla stesura della sceneggiatura hanno collaborato con Suso Cecchi D’Amico e il regista stesso diverse penne illustri, tra cui Giorgio Bassani e Tennessee Williams per la versione inglese dei dialoghi. Due degli assistenti alla regia di Visconti, tra l’altro, avrebbero avuto una carriera sfolgorante nel mondo della celluloide, si trattava infatti di Francesco Rosi e di Franco Zeffirelli, il cui talento, assieme alla passione per l’opera, gli permetterà di curare, mezzo secolo più tardi, l’allestimento dell’Aida all’Arena di Verona.